domenica 23 febbraio 2014

piemonte paranoico

Quando parlate con me, sappiate che non ci sono, cioè sono li, a tratti anche simpatico, ma in realtà non sono li, dove potete trovarmi? al Gentleman's loser, ad ascoltare le chiacchere dei vecchi cowboy della consolle a proposito del giorno che cambiò, sono su un battello in pieno nulla ad immaginare chi sia realmente kurtz, sono alla festa di jake ryan a mettere una pizza sul piatto del giradischi, sto ordinando tagliolini in un chiosco gestito da un vecchio cinese a los angeles fra qualche anno, mi potete trovare a scorrazzare a neo tokio con kaneda tetsuo e il resto della banda, non ci sono, mi vedete muovermi , recitare la parte, ma se guardate bene potrete vedermi in una bettola a mos eisley a chiedermi se non avesse sparato per primo lui, sono sul ponte della cuore d'oro a scolarmi un gotto esplosivo pangalattico, sto rovistando fra le rovine di washington d.c. mentre ascolto galaxy news radio, sto volando con un gallfire sui cieli di manhattan, sto progettando l'assalto ribelle sulla luna boscosa di endor, sto cercando di capire l'ulteriore paradosso legato alle tre leggi della robotica con powell e donovan, sono a palomar ad aspettare il mio turno per farmi fare un bagno da luba, la bagnadora, per quanto facciate è difficile che riusciate a raggiungermi all'orbit circondato da una notte di budino, al chiuso del mall, con gli zombie che sciamano intorno per chilometri, sono rannicchiato vittima della paura e del bisogno fra una dozzina di primati inconsapevole che al risveglio, ci sarà un oggetto strano e misterioso inesplicabile nella sua perfezione che cambierà tutto, sto col fiato sospeso insieme a carter mentre spacca l'ultimo sigillo della tomba del faraone fanciullo, sto gustando il piacere del calidarium in una provincia dell'impero prima che il vesuvio la distrugga e preservi, sto col gli occhi al cielo mentre il cielo si riempe di asteroidi e uno strano individuo tutto d'argento attraversa i cieli di newyork su una tavola da surf, sto combattendo una battaglia fra cacciatori a stalingrado, e potrei continuare per tutto il giorno.

Non ci sono, sono un pirata a cui hanno tolto la frontiera, smantellato il vascello e relegato in un comodo sobborgo nel punto più lontano dal centro luminoso della galassia.

e bòn

Il RE

mercoledì 8 gennaio 2014

hasta siempre

Tanti anni fa, ero un giovane di belle speranze, di indubbio talento e con una personalità disponibile e simpatica.

Oggi sento la mia vocina interiore che mi chiede " Simon, come mai tutta la tua generazione di colleghi sta pubblicando a destra e a manca e tu no?"

Ci ho riflettuto, la risposta è di una chiarezza sconcertante e cristallina, il fatto è che sono una testa di cazzo.

Qualcuno lo ha sempre saputo, qualche altro lo sospettava, io ne sono sempre stato certo e ho passato buona parte della vita a cercare di non esserlo, ma con la pregressa esperienza, con la sopraggiunta età adulta ho capito che alla fine ogni sforzo è stato vano.
Anzi oggi , tutti gli angoli che ho smussato li sto riaffilando, sono un solido a base pentagonale in un mondo di buchi tondi, e sono contento di esserlo, non mi fraintendete, sono sempre gioviale e spensierato, ma il fatto che non ho ceduto neanche un millimetro alla "convenienza", il fatto che mi sono potuto permettere il lusso di essere artisticamente presuntuoso e non accondiscendente alla fine ha pagato.
Non entrerò nel merito dei perchè o dei percome, ma non ho ceduto un metro di barricata, ho fatto quello che volevo fare ed oggi mi chiamano a casa per fare quello che so fare meglio.

Mi rendo conto, sono povero, ma , con un mostruoso ritardo, le cose stanno iniziando a ribaltarsi.

Mi auguro solo che non sia la mia ennesima convinzione errata.

Nel dubbio , rinnovo il mio invito a fare i bravi e ad accoppiarvi senza ritegno


salùt

Il RE

giovedì 2 gennaio 2014

DE NATURAE: sul desiderio e sul bisogno

O nobile viandante, siedi e ascolta.
Nel mondo la forza che spinge ogni cosa è senza dubbio la cupidigia, la tensione a volere, qualsiasi cosa , ad ognuno il suo, chi vuole una macchina, chi vuole accoppiarsi, chi vuole qualcosa e va in giro a scoprire cosa.
Ma nell'anno del signore 2014, per motivi che io per primo ignoro, mi sono ritrovato a separare mentalmente, con forza, il bisogno dal desiderio.
Dove il desiderio è soave e ammaliante, quando nei più impensati momenti pensi all'oggetto del desiderio ed un sorriso obliquo si forma involontario sulla tua faccia.
Nei momenti di stanca e quando abbiamo bisogno di un po' di sollievo, lui è li possiamo accarezzarlo e compiacerci, possiamo sognarlo e serbarlo come un prezioso tesoro.
Il bisogno, invece, scaturisce dal lato oscuro, è la forma mentale della nostra incapacità di accettare l'ineluttabilità delle cose.
Si annida guardingo e geloso nei bui recessi delle giornate, sotto i divani e fra le tende, aspetta che ci distraiamo un attimo e colpisce, lo sa quanto siamo deboli, e ci rammenta a piè sospinto tutto quello che dovremmo fare, volenti o nolenti per avere ciò di cui abbiamo BISOGNO.....

Perchè questa disamina? e che ne so? so solo che vivo fra bisogno e desiderio, e per quanto l'uno mi disarticoli il pensiero l'altro mi corrobora.

Che la forza sia con voi

Il RE

giovedì 19 dicembre 2013

mmmmmh.....tipo?

cosa stavo pensando?.......uuuhm.....non mi ricordo......mi capita spesso, so solo che la fuori il mondo è buio e incomprensibile.
Dovrei anche comprare dei pennarelli......ma la cartoleria è lontana, almeno 10 minuti di macchina, poi il parcheggio......poi il freddo, la gente e qualcosa d'altro che so dovrei fare.
Ma non mi ricordo, le cose passano di mente alla velocità dl suono.

Di cosa volevo parlare in questo post?

non me lo ricordo

il re